Alberto Burri nasce a Città di Castello nel 1915, segue gli studi di medicina. Si arruola come ufficiale medico ma viene fatto prigioniero durante la guerra nel 1943. L’anno successivo viene trasferito in un campo di prigionia in Texas dove inizia la sua attività artistica. Una volta tornato in Italia lascia la medicina per dedicarsi completamente alla pittura.
Attira le attenzione del mondo dell’arte con opere assolutamente rivoluzionarie come le serie poi diventate celebri delle “muffe”, dei “catrami” e dei “gobbi”. Alla prima metà degli anni Cinquanta appartiene una dei suoi cicli più conosciuti, quello dei “sacchi”.
Con alcune mostre tenute da Burri in America tra il 1953 e il 1955 avviene la sua definitiva consacrazione a livello internazionale. Seguiranno le serie delle combustioni, delle plastiche e dei cretti negli anni 70’. Importante anche il suo contributo alla grafica d’arte di cui è stato uno sperimentatore ed un innovatore.
Alberto Burri è internazionalmente riconosciuto come uno dei più grandi artisti del 900′, presente in tutti i più prestigiosi musei tra cui si annoverano il Guggenheim e il MoMA di New York, in Centre Pompidou di Parigi e la TATE gallery di Londra. Muore a Nizza nel febbraio 1995.