Bruno Munari nasce a Milano nel 1907. E’ considerato uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del 900’. Tra le realizzazioni più celebri le “macchine inutili” risalenti al 1933, congegni meccanici presentati come modelli sperimentali che indagano sulle possibilità percettive, che fecero di lui un precursore dell’optical art. Dal 1934 al 1936 si dedicò alla pittura astratta.
Nel 1948, insieme ad A. Soldati, G. Monnet, G. Dorfles, fondò il MAC (Movimento per l’arte concreta). Negli anni Cinquanta le sue ricerche ripresero con una serie di sculture “concavo-convesse” (1949-65), di dipinti “positivo-negativi” (1951 e seguenti), di modelli sperimentali tridimensionali come le sculture da viaggio, le strutture continue e le tensostrutture. Negli anni seguenti si dedicò a ricerche cinetiche e a esperimenti di xerografia.
Per la sua attività ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il Compasso d’oro dell’Associazione disegno industriale (1954, 1955, 1979 e 1995 alla carriera); la menzione onorevole dell’Accademia delle scienze di New York (1974); il premio Japan design foundation (1985). Le opere di Munari sono presenti nei più importanti musei in Europa e nel mondo. Si spegne a Milano nel 1998.