Hans Hartung nasce nel 1904 a Lipsia, in Germania. Studia filosofia e storia dell’arte all’Akademie der Bildenden Künste di Lipsia e poi di Dresda. Nel 1932 si sposta a Parigi, dove incontra Alexander Calder, Vasily Kandinsky, Joan Miró, Piet Mondrian, e dove espone i suoi primi lavori al Salon des Indépendants.
Durante la Seconda guerra mondiale entra nella Legione straniera e a guerra ultimata ritorna a Parigi e assume la cittadinanza francese. Con la sua opera fatta di segni rapidi, graffiati intende fermare su tela il dinamismo e le forze che creano materia, luce e spirito. La sua prima personale è del 1947. Tra il 1955 e il 1964 partecipa varie volte alla Documenta di Kassel. Riceve il Guggenheim International Prize nel 1956 e il Gran premio per la pittura della Biennale di Venezia nel 1960.
Il Centre Georges Pompidou organizza nel 1966 una mostra dedicata alle sue incisioni e litografie poi esposta in altre sedi in Francia nei quattro anni seguenti. Nel 1981 la Städtische Kunsthalle Düsseldorf, la Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco e la Henie-Onstad Foundation di Oslo presentano un’ampia retrospettiva della sua opera mentre nel 1985 è presentata un’altra retrospettiva al Grand Palais di Parigi. Hartung muore nel 1989 ad Antibes, Francia.