Lucio Fontana nasce a Rosario de Santa Fé nel 1899. Figlio di uno scultore di origini italiane, studia a Milano e nel 1922 rientra in Argentina con il padre. Torna a Milano nel 1928 iscrivendosi all’Accademia di Brera e studiando sotto la guida di Adolfo Wildt. Nel 1930 partecipa alla sua prima Biennale di Venezia e si inaugura la sua prima mostra personale alla Galleria del Milione. Dal 1931 e per tutto il decennio successivo, Fontana alterna alla produzione figurativa quella astratta.
Nel 1935 comincia anche a sperimentare la ceramica mentre il 1946 si rivela un anno decisivo per la ricerca di Lucio Fontana: fonda a Buenos Aires l’Accademia di Altamira che diventa un centro di giovani artisti e intellettuali con i scrive il Manifesto Bianco, un documento dove si ritrovano i principi teorici dello Spazialismo. Fino al 1949 si dedica alla scultura, partecipando alla Biennale di Venezia del 1948, manifestazione a cui è presente senza sosta fino al 1968. Nel 1952 espone alla Galleria del Naviglio di Milano le prime tele con i “buchi” mentre nel 1958 presenta i primi “tagli” alla Galleria del Naviglio di Milano.
Nel corso degli anni Sessanta realizza i cicli “La fine di Dio” tele ovali monocrome con buchi; i Teatrini (1964) e le Ellissi (1967) in legno laccato. Fontana è oggi considerato uno degli artisti più importanti al mondo per l’arte moderna, protagonista nelle collezioni dei maggiori musei del mondo. Si spegne a Comabbio nel 1968.