Ettore Spalletti nasce a Cappelle sul Tavo nel 1940. La sua ricerca comincia verso la fine degli anni Sessanta e si concentra su una pittura monocromatica, ispirata in parte dalla teoria della Gestalt, pittura con la quale il pigmento viene applicato su pannelli di legno, marmo o metallo che permettono di riconfigurare attraverso l’opera, la luce e il colore nell’ambiente in cui questa è inserita. Il pigmento viene steso uniformemente sull’intera superficie di applicazione per poi essere manipolato dall’artista in un movimento leggero e ripetuto che mescola il colore puro mettendolo in relazione diretta con la luce dello spazio circostante.
Spalletti partecipa ad importanti esposizioni internazionali come Documenta a Kassel nel 1982 e nel 1992 e la Quadriennale di Roma; vince il primo premio per la pittura alla Biennale di Venezia del 1948, manifestazione a cui viene invitato per ben cinque volte. Tra le più importanti personali si ricordano quelle al MoMA (2000) e al Guggenheim (1993) di New York, al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1991), alla Henry Moore Foundation (2005) e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (2010).
La retrospettiva più importante sull’artista dal titolo “Un giorno così bianco, così bianco” è stata realizzata nel 2014 dislocata contemporaneamente nelle sedi della GAM di Torino, del MAXXI di Roma e del MADRE di Napoli. Ettore Spalletti si spegne nel 2019 a Spoltore.