Mimmo Paladino nasce nel 1948 a Paduli. Nei primi anni ‘70 inizia a concentrarsi sul disegno, introducendo quei soggetti mitologici che poi acquisteranno un ruolo di basilare importanza nella sua produzione artistica. Le sue opere si rifanno alle fonti archeologiche e mitologiche che comprendono l’arte egizia, etrusca, greco-romana, paleocristiana e romanica.
Paladino lavora con una vasta gamma di mezzi espressivi, tra i quali figurano, oltre al disegno e alla pittura, la scultura e le varie tecniche di incisione. Raccoglie tutte le sue opere grafiche e multiple in due volumi a cura di Enzo de Martino a rimarcare l’importanza che l’artista assegna alla sua produzione grafica. Tra il 1978 e il 1980 l’artista crea dipinti monocromi in colori primari ai quali unisce elementi geometrici e oggetti di recupero, come parrucche e maschere; verso il 1983 inizia ad applicare alle tele forme scultoree.
Nel 1980 il critico d’arte Achille Bonito Oliva inserisce Paladino, nella mostra “Aperto 80”, in un gruppo di artisti italiani della stessa generazione (Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Nicola De Maria), dando vita al movimento della Transavanguardia. Paladino ha tenuto numerose mostre nelle maggiori gallerie e musei del mondo. L’artista vive e lavora tra Paduli e Milano.